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Vitamina C e analisi urine: l’importanza del rilevamento dell’interferenza con RT-U600

L’acido ascorbico, presente in molti integratori e farmaci, può interferire con diversi parametri dell’analisi urine, compromettendo l’affidabilità dei risultati. Il sistema RT‑U600 di Bio Group Medical System rileva automaticamente la vitamina C e segnala l’interferenza, migliorando sicurezza e precisione.

Vitamina C e analisi urine: l’importanza del rilevamento dell’interferenza con RT-U600

13 Novembre 2025

Scritto da: Ing. Brattoli Luca, Marketing scientific manager


Interferenza dell’acido ascorbico nei test urinari: il ruolo della tecnologia RT-U600

L’acido ascorbico (vitamina C), frequentemente assunto come integratore o presente in farmaci approvati dalla FDA per il trattamento dello scorbuto, è noto per la sua capacità di interferire con numerosi parametri chimici dell’esame urine, soprattutto quando presente in concentrazioni elevate (1). Questa interferenza è particolarmente critica nei test basati su reazioni redox o metodi colorimetrici, come quelli utilizzati nelle comuni strisce reattive negli strumento automatici e semiautomatici.


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Meccanismi di interferenza

L’acido ascorbico agisce come agente riducente, in grado di consumare il perossido d’idrogeno necessario alla formazione del cromoforo nei test basati sul metodo Trinder (perossidasi/perossido), con conseguente riduzione o assenza di colorazione e risultati falsamente negativi (2) . Questo fenomeno è stato documentato per analiti come glucosio, emoglobina, bilirubina, nitriti e leucociti urinari (1)  (2)  (3)  (4) .

Parametri urinari più sensibili all’interferenza

  • Glucosio: falsi negativi nei test enzimatici (glucosio ossidasi-perossidasi) (1)  (2)  (4) 
  • Emoglobina/sangue occulto: alta incidenza di falsi negativi in presenza di microematuria (4) 
  • Nitriti: ridotta sensibilità del test, con rischio diagnostico sottostimato (1) 
  • Bilirubina e leucociti: valori falsamente bassi o negativi (1)  (3) 
  • Uricemia/uricosuria: l’acido ascorbico può aumentare l’escrezione di acido urico, alterando la valutazione renale e del rischio litiasico (5)  (6)  (7) 
  • Ossaluria: dosi elevate aumentano l’ossalato urinario, incrementando il rischio di nefrolitiasi nei soggetti predisposti (1)  (7) 

RT-U600: rilevamento intelligente dell’acido ascorbico

Nel contesto di queste interferenze, l’adozione di analizzatori urinari avanzati rappresenta un passaggio cruciale per garantire risultati affidabili.
Il sistema RT-U600, distribuito in esclusiva in Italia da Bio Group Medical System, è progettato per rilevare l’acido ascorbico nelle urine per ogni campione e un flag che ne rappresenta la presenza per ridurre al minimo l’impatto dell’interferenza su analiti sensibili.

Dotato di tecnologia a doppia lunghezza d’onda e algoritmi correttivi intelligenti, il RT-U600:
  • rileva automaticamente concentrazioni interferenti di acido ascorbico
  • segnala in tempo reale possibili falsi negativi tramite flag
  • consente al laboratorio di emettere referti più sicuri e documentati

Grazie a questa funzione, il RT-U600 rappresenta una soluzione tecnologica concreta per mitigare uno dei limiti più noti dell’analisi urinaria chimica, soprattutto in un’epoca in cui l’integrazione di supplementi vitaminici è sempre più diffusa.


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L’interferenza con i parametri chimici dell’esame urine può verificarsi già a concentrazioni di acido ascorbico pari a 100 mg/dL. La letteratura di laboratorio conferma che valori ≥25–100 mg/dL sono sufficienti per causare risultati falsamente negativi nei test colorimetrici per glucosio, emoglobina, nitriti, bilirubina e leucociti urinari, a causa delle proprietà riducenti della vitamina C, che interferiscono con le reazioni redox su cui si basano le comuni strisce reattive (8) .

Le linee guida dell’American Diabetes Association (ADA) sottolineano che l’acido ascorbico è tra i principali interferenti noti nei sistemi di analisi chimica, e che l’impatto dell’interferenza varia in funzione della sensibilità del metodo utilizzato e della concentrazione presente nel campione (9) . In particolare, concentrazioni urinarie ≥100 mg/dL possono essere raggiunte anche dopo l’assunzione di dosi orali moderate o elevate, rappresentando un livello clinicamente significativo per l’interferenza analitica.

Pertanto, è fondamentale che il laboratorio consideri l’eventualità di interferenza in presenza di supplementazione nota o sospetta di vitamina C, soprattutto quando i risultati analitici appaiono discordanti rispetto al quadro clinico o incoerenti con altri parametri di laboratorio (8–9) .

Cosa dicono le evidenze cliniche

Uno studio su oltre 4000 campioni ha evidenziato che il 22,8% delle urine conteneva quantità di vitamina C in grado di interferire con i test, con impatti clinici rilevanti su glucosio ed emoglobina (4) . Anche dosi di soli 100 mg possono causare interferenze.

Si raccomanda quindi:

  • Utilizzare strumenti con rilevamento automatico dell’acido ascorbico, come il RT-U600
  • Riportare nei referti la possibile interferenza in presenza di supplementazione nota
  • Ripetere il test almeno 24 ore dopo la sospensione dell’acido ascorbico, come da linee guida FDA (1) e ADA [9]

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Conclusioni

L’interferenza dell’acido ascorbico resta una delle cause più comuni di errore nei test urinari chimici. L’utilizzo di strumenti evoluti come l’RT-U600, fornito in esclusiva da Bio Group Medical System, permette ai laboratori di diagnosticare con maggiore affidabilità e sicurezza, proteggendo il paziente da errori interpretativi potenzialmente critici.

Bibliografia


1. Ascor. Food and Drug Administration. Updated date: 2024-12-04. 
2. Mechanism of Ascorbic Acid Interference in Biochemical Tests That Use Peroxide and Peroxidase to Generate Chromophore. Martinello F, Luiz da Silva E. Clinica Chimica Acta; International Journal of Clinical Chemistry. 2006;373(1-2):108-16. doi:10.1016/j.cca.2006.05.012. 
3. Interference of Ascorbic Acid With Chemical Analytes. Meng QH, Irwin WC, Fesser J, Massey KL. Annals of Clinical Biochemistry. 2005;42(Pt 6):475-7. doi:10.1258/000456305774538274. 
4. High Incidence of Significant Urinary Ascorbic Acid Concentrations in a West Coast Population--Implications for Routine Urinalysis. Brigden ML, Edgell D, McPherson M, Leadbeater A, Hoag G. Clinical Chemistry. 1992;38(3):426-31. 
5. Ascorbic Acid-Induced Uricosuria. A Consequency of Megavitamin Therapy. Stein HB, Hasan A, Fox IH. Annals of Internal Medicine. 1976;84(4):385-8. doi:10.7326/0003-4819-84-4-385. 
6. The Effect of Ascorbic Acid on Uric Acid Excretion With a Commentary on the Renal Handling of Ascorbic Acid. Berger L, Gerson CD, Yü TF. The American Journal of Medicine. 1977;62(1):71-6. doi:10.1016/0002-9343(77)90351-5. 
7. Effect of Ascorbic Acid Consumption on Urinary Stone Risk Factors. Traxer O, Huet B, Poindexter J, Pak CY, Pearle MS. The Journal of Urology. 2003;170(2 Pt 1):397-401. doi:10.1097/01.ju.0000076001.21606.53
8. Understanding and Managing Interferences in Clinical Laboratory Assays: The Role of Laboratory Professionals.
Zaninotto M, Plebani M.
Clinical Chemistry and Laboratory Medicine. 2020;58(3):350-356. doi:10.1515/cclm-2019-0898.
9. Guidelines and Recommendations for Laboratory Analysis in the Diagnosis and Management of Diabetes Mellitus.
Sacks DB, Arnold M, Bakris GL, et al.
Diabetes Care. 2023;46(10):e151-e199. doi:10.2337/dci23-0036.